giovedì 28 gennaio 2016

La zuppa dell'inverno!

Si sa che con questo freddo inverno, non c'è cosa più buona di una calda zuppa!
Ieri ad ora di cena volevo fare qualcosa di diverso, ma che fosse gustoso e salutare, cercando in internet e basandomi sui cibi che avevo in casa, ho cucinato questa saporita zuppa a base di lenticchie, zucca rossa e patate!

Ingredienti per 4 persone:
  • 400 gr di lenticchie;
  • 3 patate;
  • 1 cipolla;
  • 300 gr di zucca rossa;
  • erbe a vostra scelta, io ho messo la scarola;
  • 1 litro di brodo;
  • olio e sale.

Iniziate preparando il bordo vegetale, tagliate a dadi la cipolla, fatele rosolare con olio di oliva, aggiungete del brodo e fate cuocere per circa 10 minuti. Lavate e tagliate a cubetti abbastanza grandi patate e zucca, aggiungete le lenticchie e aggiungete il brodo gradatamente, lasciate cuocere per altri 10 minuti.
Lavate e aggiungete le verdure, quando le lenticchie saranno quasi pronte.
Regolate di sale ed è pronto! Io ho tostato dei crostini di pane e condito con un filo di olio, buon appetito!!


-La ricetta segreta

martedì 19 gennaio 2016

Revenant

Ispirato ad una famosa leggenda, Redivivo è la nuova pellicola del regista Alejandro González Iñárritu, premio Oscar per il suo indimenticabile Birdman.
Un inedito ( mai tanto perfetto per la parte) Di Caprio vive la "fantastica" storia di sopravvivenza e vendetta di Hugh Glass, un esploratore e commerciante di pelli del Nord Dakota. Perché "fantastica", vi chiederete voi. Di certo non perché affronta un viaggio stellare a bordo del Millennium Falcon.. piuttosto affronta un attacco di un grizzly, la follia omicida di un compagno di viaggio, l'agguato di una tribù indigena, un salto nel vuoto di 30 mt, temperature sotto zero ( parecchio -0°), la feroce corrente del fiume tra cascate e acque gelide.. tutto per raggiungere il temibile Fitzgerald. E perché? Perché l'avaro Fitzgerald ha ucciso suo figlio..
Revenant non è altro che un film incentrato sulla vendetta, la vendetta che non appartiene a Dio, ma agli uomini, nonostante Glass tenti di convincersi del contrario.. Un viaggio estremo dove non c'è spazio per la redenzione, nonostante gli scenari mozzafiato del Nord Dakota e la solitudine sembrerebbero suggerire.
Glass, in una vita tormentata dall'amarezza e solitudine, aveva goduto soltanto dell'amore di una giovane indiana che le aveva donato l'unica cosa in grado di renderlo felice: un figlio e l'amore per lui, il piccolo Hawk, un pellerossa che si integrò perfettamente con la squadra del padre in giro per i boschi in cerca di animali da spellare. 
Quando Glass perde l'unica cosa che per lui contava,viene accecato dall'odio dimenticando la sete, la fame, il freddo, il dolore.. tutto per appagare la sua inesorabile sete di vendetta.

Un film in cui l'attore protagonista, Di Caprio, parla circa 15 minuti in totale ( forse sto esagerando) tra respiri affannati e urla di reale dolore in confronto ai 156 minuti di pellicola; eppure ci rende una delle sue migliori interpretazioni a mio avviso, rischiando veramente di raggiungere il tanto ambito Oscar nel il firmamento delle stelle più grandi di Hollywood. Inoltre, per girare il film lui e tutto il resto della crew hanno dovuto lavorare in condizioni veramente estreme: poche ore di luce solare, temperature al limite dell'ipotermia, trasportando addosso vere pellicce dal peso non indifferente, mangiando carne cruda per rendere il tutto reale all'occhio del telespettatore più accorto.. dopo un lavoro così minuzioso non sorprende l'enorme successo al botteghino e i complimenti della critica.
Devo ammettere che non sia il mio genere preferito, ma non posso essere indifferente all'enorme lavoro svolto, ai suggestivi scenari offerti dalla natura e al gioco di sguardi che Di Caprio instaura prima con la videocamera e poi con lo spettatore..
Il mio voto è 8/10.
-Stefano

venerdì 15 gennaio 2016

Ciambellone al profumo d'arancia


 Ho visto in cucina delle arance bellissime, raccolte nel mio giardino, l'idea di una golosa merenda è stata immediata!









Ingredienti
 
  • 210 gr di farina 00;
  • 3 uova;
  • 150 gr di zucchero;
  • 1 bustina di lievito per dolci;
  • 130 gr burro morbido;
  • 1 pizzico di sale;
  • 150 ml succo d’arancia;
  • scorza grattugiata di una arancia;
  • 1 pizzico di Cannella;
  • Zucchero a Velo
 Preparazione
 

Riscaldate il forno a 170°, nel mentre in una terrina sbattete le uova con zucchero e burro fino ad ottenere un composto spumoso.
Unite la farina setacciata con il lievito, la cannella e il sale, infine il succo d'arancia e la scorza.
Versate l’impasto in uno stampo da ciambellone imburrato ed infarinato, cuocete in forno preriscaldato a 170° per circa 40 minuti (fate la prova stecchino).
Una volta fredda sformate la torta e spolverate con zucchero a velo. Buon appetito!!
 
 
-La ricetta segreta
 

domenica 10 gennaio 2016

Domani.

Domani 11.01.15
Domani sarà il giorno della dieta.
Domani sarà il giorno del "le feste sono finite".
Domani sarà il giorno del ritorno al lavoro/studio/palestra.

Insomma amici: qualunque cosa voi facciate nelle vostre vite, domani ricomincia! E meno male, dico io. Perché io le odio queste vacanze che durano un mese. Non sono mica come i tre mesi estivi di pausa dalla scuola: quelli sono santi. Ma ci stanno tutti, d'altronde studiando per 9 mesi senza sosta una persona sana merita di potersi riposare almeno per 3 mesi (scarsi, aggiungerei). Ma queste vacanze, a sorpresa e tradimento, servono soltanto a destabilizzarci! D'estate mangiate cosi tanto? A natale si, perché? Non mi spiego chi abbia deciso che a Natale sia legittimo ingrassare almeno 3 kg a testa, nessun senso di colpa per panettoni e mangiate a giorni alterni manco fossimo in una sagra di paese.. insomma: c'è un limite a tutto, tranne al Natale a quanto pare. 
Inoltre, non so voi, ma io mi sento destabilizzato. Come se qualcosa mi avesse autorizzato a rallentare il ritmo degli studi, a spendere più soldi del normale e del previsto, a non saltare neanche un'uscita con gli amici e costo di litigare con il Padre Eterno..
Insomma, non so se sia realmente questa la fantomatica "magia" del Natale di cui tutti parlino tanto, infatti a me le lucine del Natale e le canzoncine non mi cambiano molto la vita.. al massimo questa "vacanza prolungata" rischia soltanto di farmi subire il jet lag più lungo della storia, o semplicemente mi fa testare l'effetto di un magico funghetto..
Ma poi arriva lui, il lunedì: lui sì che è magico. Dite che sia l'Epifania a trascinarsi tutte le feste dietro? Io non credo proprio. E domani mi darete tutti quanti ragione..

  1. -Stefano