martedì 12 maggio 2015

Ritieni che ci sia un trucco per superare questa sessione indenne? Non c'è dato conoscerlo,ma le cose da fare sono le seguenti: 

1) Non ti bombare di caffè. Non serve a niente e al massimo ti procura una scomodissima e controproducente gastrite;
2) Stacca whatsapp o per lo meno uccidi tutti i membri dei gruppi che non hanno meglio da fare se non continuare a scrivere messaggi cretini e premendo il tasto "invio" ad ogni singola parola facendo squillare a ritmo il cellulare manco fosse una marcia da militanti;
3) Mangia sano, in modo equilibrato ed evita di buttarti sulle schifezze. Santo cielo lo so, sono deliziose: ma non nutrono il cervello, e rischi di andare ad un esame senza una cavolo di camicia da indossare perché ormai sei diventato un rinoceronte africano;
4) Chiedi preventivamente scusa alla tua ragazza e agli amici per l'assenteismo, lo scontrosismo, il lagnasismo, e tutte le altre patologie che finiscono con -ismo che ti renderanno odioso, antipatico e lagnoso agli occhi degli altri;
5) Ingaggia uno squadrone di mercenari e chiedi di abbattere i nerd che ci permettono di guardare in streaming anche solo le pubblicità della Chicco: lo streaming deve essere distrutto, è la cosa più importante.

Ecco, una lista esemplificativa ed efficace che ti permetterà di superare l'esame. Ah si, prova anche a studiare.
-Stefano

sabato 9 maggio 2015

#AccaddeOggi

"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore".

-Peppino Impastato.