La famiglia Bélier è composta da 4 membri: Radolphe e sua moglie Gigi, entrambi sordi, Quentin, sordo anche lui, e infine Paula l'unica a sentirci, che sogna di cantare a Parigi e che fa da interprete nella vita di tutti i giorni per il resto dei suoi familiari. Il quadro descritto sembrerebbe quello di una triste famiglia affetta da un terribile handicap capace di paralizzare la vita dell'unica figlia udito-dotata (Paula), in realtà non è così. Infatti la famiglia gestisce allegramente una fattoria con tanto olio di gomito e tanto tanto amore capace da trasmettere ai figli i più sani principi e la giusta carica per vivere serenamente come il resto delle famiglie "normali" del mondo. Non saprei bene inquadrare questo film in un genere: sicuramente lo definirei comico, in effetti è a tratti drammatico, altre volte socialmente impegnato.
Le incredibili gag create soprattutto dai genitori rendono la pellicola esilarante e incredibilmente umoristica; ma l'handicap che li affligge e gli impedisce (almeno in teoria) di sentire la splendida voce di Paula che prende forma fa capire quanto possa essere sottovalutato e disarmante la mancanza dell'udito in ogni gesto quotidiano della nostra vita. Inoltre, lo definirei un film anche socialmente impegnato perché ci consente di capire quanto una persona con un'invalidità del genere possa in effetti aspirare ad ogni carriera, sogno o felicità, basti pensare che il simpaticissimo Radolphe alla fine della pellicola riuscirà a ricoprire una carica istituzionale molto importante!
Una famiglia bellissima, unita, simpatica, divertente, normale..
Una pellicola esilarante, accattivante e molto appassionante, da vedere con grandi e piccini..
Una piacevolissima sorpresa, non credevo che il film mi sarebbe piaciuto tanto.
Gli do un bel 9/10.
-Stefano
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