Quartet.
Sto parlando del primo film diretto da un certo Dustin Hoffman, uscito nel 2012, realizzato grazie alla partecipazione di tantissimi tenori e musicisti in pensione. Avevo sentito parlare di questo film, e finalmente SKY ha deciso di trasmetterlo nei suoi canali.
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Maggie Smith |
Personalmente l’ho trovato delizioso: intanto perché i protagonisti della storia, sono simpaticissimi e diversissimi tra loro. C’è il sig.Reginald con la sua aria cupa, il suo alone di mistero e la definitiva calma; la simpatica e irriverente sig.ra Cissy, affetta da demenza senile in cerca continua della borsa che lascia da tutte le parti e con una dolcezza fuori dal comune; quel mattacchione del sig.Wilfred che adesca ancora ragazzine, urla parolacce senza badare agli altri e usa ogni albero come toilette; e infine la diva di tutti i tempi poco rassegnata agli acciacchi della vecchiaia e alla sedentarietà della casa di riposo: la sig.ra Jean, interpretata dalla magistrale Maggie Smith. Non mi soffermerò troppo sulla storia, vi dirò solamente che è molto semplice e spicciola, non per questo banale o tediante: molto simpatica piuttosto, frizzante e a tratti molto commovente.La vera caratteristica della pellicola è data dalla capacità dell’opera ( che in realtà è teatrale: il film ne è una trasposizione cinematografica) di intrecciare le vite di due innamorati: il burbero sig.Reginald e la dura sig.ra Jean, due personaggi molto diversi tra loro reduci da un matrimonio durato appena 9 ore. Nessuno dei due avrebbe mai pensato che un giorno si sarebbero trovati a convivere nuovamente sotto lo steso tetto, per giunta quello di una casa di riposo. Ma la vita è così imprevedibile: ed ecco che rifornirà l’occasione per questi due veri innamorati di parlare e risolvere quei problemi e quelle incomprensioni che distrussero quel matrimonio che aveva visto l’unione di due grandi tenori dell’opera lirica.Come ho già detto, la casa di riposo Beecham House ospita soltanto musicisti e cantanti lirici in pensione, quindi non vi desterà stupore sentire tra una scena e l’altra opere senza tempo interpretate da leggende come Luciano Pavarotti o Carlo Maria Giulini e tutto questo per celebrare il compleanno di Giuseppe Verdi con la scusa di raccogliere fondi per mandare avanti la casa di riposo.
Un consiglio? Vedete questo film, magari con tutta la famiglia: non ve ne pentirete. E guardatelo fino alla fine e specialmente i titoli di coda nei quali vi sono le foto e le carriere dei protagonisti della pellicola.Il mio voto: 7/10.
-Stefano
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