venerdì 4 aprile 2014

American Hustle: l'apparenza inganna!


Un cast stellare quello di American Hustle: il successo era garantito. Ma questa grandissima popolarità che ha portato tanti sponsor, nomination e candidature note può davvero essere giustificata soltanto dalla presenza di così tanti begli attori e costumi di scena? La verità è che David O.Russel, regista famoso per altri precedenti film come “Il lato positivo”, ha creato a mio avviso un ottimo film da vedere e consigliare. Vi anticipo che non ho intenzione di raccontarvi tutta la storia, ne tantomeno svelarvi il finale. Semplicemente a mia volta vi consiglierò di andarlo a vedere e adesso vi chiarirò anche il perché. Christian Bale, il vero protagonista della storia, è sublime. Noto per la sua capacità di perdere e prendere peso
Christian Bale
all’inverosimile, in questo caso con un pancione che nemmeno a natale e in testa un riporto “considerevole”, interpreta magistralmente il ladro che truffa nella vita e che per beffa viene truffato in casa dalla bellissima Jennifer Lawrence, una moglie pazza che ha perso il senno a forza di rintanarsi tra le mura domestiche e incapace di badare al figlio più di quanto riesca a badare a se stessa. A dispetto di quanto possa sembrare per lui difficile vivere con la moglie, gli “affari sporchi” invece gli vanno alla grande, grazie anche alla collaborazione con Sydney ( Amy Adams ) che presto diverrà la sua amante. In un mondo dove i più poveri riescono a diventare i più ricchi, la vita dei due procede felice e spensierata fino a quando l’FBI impersonificato in Richie DiMaso (Bradley Cooper) gli metterà i bastoni fra le ruote. Ma è a questo punto che la storia si fa interessante: comincerà una collaborazione tra i truffatori e gli agenti federali nella celebre ( e realmente esistita) operazione “Abscam” che porterà dietro le sbarre diversi politici e qualche gangster . La pellicola procede in un ritmo incalzante e altalenando tra momenti molto ironici e divertenti in altri molto profondi e toccanti: ogni protagonista, anche il più marginale, riesce a trasmettere quel senso di angoscia che spesso accompagna la vita di ognuno di noi, quando ci si chiede come e perché s’è arrivati ad un certo punto della propria vita. La redenzione, il senso di colpa e l’amicizia sincera saranno i motori che faranno scattare i nervi di ognuno di loro, e vi accompagneranno in un finale a sorpresa che nessuno avrebbe mai immaginato.. 

Rimpiango di non aver potuto vedere il film in una sala cinematografica, perché ne sarebbe veramente valsa la pena. E dico a chiunque di voi lettori che non l’abbia visto di andarlo a vedere, non perché si tratti del prossimo colossal come “Avatar” o “Titanic”, semplicemente perché è un film irriverente, simpatico ma allo stesso tempo molto intelligente e profondo. Un vero Cinemaniaco non può avere una lacuna così grande. Quindi buona visione e non dimenticate: " le persone credono a quello a cui vogliono credere".
-Stefano

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