lunedì 10 novembre 2014

Della “serie": chiudetemi dentro e gettate le chiavi.

Recenti studi hanno dimostrato che le nuove serie-tv “Ogm” creano dipendenza e possono causare danni irreversibili alle persone affette da questo disturbo. Esistono diverse tipologie di dipendenze: 






  1. Occasional stream: ne è affetto almeno il 20% della popolazione. Sono deboli seguaci del piccolo schermo che amano andare al cinema. Tuttavia, costando il biglietto più di 5,00 euro, andarci spesso nuoce al portafogli e quindi, avendo un amico nerd capace di spiegare “come sia possibile guardare un film al pc” si improvvisa “stream” e guarda qualche film al computer. Ma rifare il procedimento per guardare altri film senza l’amico nerd che ti posta letteralmente il link è difficile e  spesso la nostra vittima riesce immediatamente a riabilitarsi tornando a guardare “squadra antimafia” il lunedì e “i cesaroni” la domenica”.
  2. Passionate stream: il 50% della popolazione guarda regolarmente le serie Tv in streaming, specie quando non è riuscita a far funzionare My Sky o peggio quando non ha Sky onDemand. In questo caso, per vedere “xfactor” del giovedì sera sarà costretta a cercare l’episodio in streaming, ma quando scoprirà che il famosissimo format americano riesce quasi ogni giorno ad evitare la pirateria del web, allora dovrà ripiegare su altre alternative: guardare “il Segreto” o “Gomorra” facilmente reperibili in streaming o addirittura fare un salto di qualità: utilizzare BitTorrent per scaricare le serie-tv che più gli piacciono e attendere pazientemente il completamente del download.
  3. The Walking Streamer: il restante 30% della popolazione è in un perenne stato catatonico da “zombismo del web”. Cade in letargo per intere stagioni ( e per stagione intendo un “periodo di mesi in cui dividiamo l’anno solare”) nell’attesa della nuova stagione in lingua originale trasmessa in contemporanea con gli Stati Uniti ( maledizione: siamo nati in Italia). Non basta: oltre la diretta, bisogna attendere ancora 24h perché il gruppo di santi “ italian sub addicted”e gli altri amici poliglotti traduca quel linguaggio scognito e ghettizzato che è l’inglese nella più nota e internazionale lingua comune: l’italiano. Ed è lì che avviene la magia: il “dipendente dallo steamer” che passa al web solo per evitare di dover aspettare settimane intere per guardare un solo episodio di 44 minuti in tv, a quel punto si omologa e diventa lui stesso lo spettatore che attende le stesse settimane o peggio intere stagioni per guardare qualche episodio in lingua originale sottotitolato in italiano. Ma questa “magia interrotta” si spiega dietro al fatto che noi Walking Stremer non possiamo attendere la burocrazia della Mediaset o della Fox per scoprire come finirà la vita del nostro amato Ted Mosby; moriamo dalla voglia di conoscere chi è quel maledetto “A” che perseguita le Pretty Little Liars; vogliamo scoprire l’esodo di Rick, Glenn, Daryl e tutti gli altri sopravvissuti al virus che ha distrutto tutto ciò che conoscevamo..
In buona sostanza: chi sta messo peggio? Non c'è dato saperlo. Una cosa è certa: lo streaming ha sicuramente rivoluzionato la nostra vita, e Dio lo benedica.
-Stefano

Nessun commento:

Posta un commento