venerdì 16 maggio 2014

Orgoglio patologico e società non vanno d'accordo.

"L'amore in orgoglio è un limite" diceva un vecchio tormentone di Nina Zilli, e calza a pennello come introduzione per entrare nel vivo del post: perché l'orgoglio costituisce un "muro" per l'essere umano? Ma soprattutto, perché sentiamo la necessità di soprassedere su tutto il resto delle nostre emozioni lasciando spazio solo alla vendetta o l'orgoglio? Non è mai facile rispondere a questa domanda, forse perché non tutti viviamo allo stesso modo identiche situazioni. Al tradimento di un amico c'è il "buonista" che finge semplicemente che non sia successo niente e trova una giustificazione degna di un principe del foro. Poi c'è il " finto " buonista che invece soprassiede sullo sgarbo soltanto per scroccare qualche altro passaggio in moto o per farsi aiutare durante un compito in classe. Infine c'è lui, " l'orgoglioso DOC" che ricevendo quello sgarbo, gli mette una croce sopra! È capace di tornare a piedi attraversando una strada in salita verso casa e sotto la pioggia pur di non ricevere un passaggio dal traditore ed è capace di prendere una insufficienza nel compito pur di non avere un debito con lui! C'è da chiedersi fino a che punto convenga essere orgogliosi e glaciali: è meglio essere troppo rispettosi di se stessi oppure evitare qualche discussione che ad altri non sarebbe nemmeno lontanamente balenato di affrontare? Perché la verità è che l'orgoglio, anche se si manifesta attraverso il rispetto di se stessi, crea spesso degli inconvenienti che rischiano di farti diventare ciò che non vorresti essere. Un po' come il sentimento di vendetta ( ma di questo c'è ne occuperemo in un altro post!): le emozioni umane sono eclettiche e devastanti, alcune più di altre. Bisognerebbe trovare la giusta misura tra l'evitare di farsi prendere in giro da qualche " scaltro" piuttosto che affrontare delle futili discussioni capaci di compromettere la nostra vita sociale.
Per non parlare del fatto che spesso "orgoglio" è sinonimo di superbia, e sappiamo tutti quanto stia simpatica al resto delle persone.. come un dito nell'occhio.
Quindi tirando le somme di questa breve ma concisa riflessione la cose da fare è quella di evitare di sentirsi sempre troppo il centro intorno al quale ruotano tutte le situazioni delle altre persone perché esattamente come avviene per le orbite dei pianeti, spesso collidono. E soltanto la persona orgogliosa crederà di aver subito uno sgarbo, e sacrificherà in un senso o nell'altro qualcosa che una persona moderata invece otterrebbe. 
Amore, amicizia e famiglia, ma soprattutto la vita.. sono tutte cose troppo importanti da esser messe sul piatto della bilancia con l'orgoglio. Date retta ad un moderato, ma ex-orgoglioso: non ne vale la pena. Ci guadagnerete in salute e in opportunità! 
-Stefano

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