venerdì 21 febbraio 2014

Perchè Sanremo è Sanremo!!!



Il Festival di Sanremo nasce negli anni '50, era da poco finito il secondo conflitto mondiale, radio e televisioni stavando diffondendosi a macchia d'olio e il Festival della canzone italiana divenne un appuntamento annuale prestigioso e imperdibile. Sono ormai passati più di sessant'anni ma ogni anno l'attesa per il grande evento non sembra diminuita e ogni febbraio posizionarsi davanti la tv magari con amici e parenti per commentare, spettegolare, aspettare l'ospite tanto atteso sembra un rito da seguire alla lettera.
Così ho deciso di scrivere quest' articolo, ma voglio parlarvi di ciò che mi ha colpito di più, quali secondo me sono state le canzoni più belle e più brutte, i  look più apprezzati e quelli più criticati, le vallette migliori e i conduttori peggiori.
Simona Ventura 
Tutti ricordano il Festival condotto da Pippo Baudo sicuramente un'istituzione,ma oggi è il caso di cambiare e così la decisione di affidarne la conduzione a personaggi più giovani è stato un bene. Bonolis ha fatto un ottimo lavoro, mi è piaciuta tantissimo quell'edizione e anche fabio Fazio e Lucianina non sono da meno. Ricordo ancora il monologo fatto dalla Litizzetto l'anno scorso contro la violenza sulle donne,toccante e profondo a discapito di tutti quelli che dicono che è capace soltanto di dire parolacce in tv, ma molto spesso l'ironia non è capita da tutti. Edizione a mio avviso peggiore è stata quella condotta da Simona Ventura, alla quale veramente non si addiceva assolutamente una trasmissione di questo calibro.
Autieri,Gerini con Little Tony e Bobby Solo
 Il palco dell'Ariston è stato anche un trampolino di lancio per moltissime showgirl ,da Sabrina ferilli, Eva Herzigova, Valeria Mazza, Paola Cortellesi, Vittoria Cabello , ma secondo me le più brave vallette che ci siano mai state sono Serena Autieri e Claudia Gerini. ormai due attrici affermate, volute da registi di un certo calibro come Castellitto e fratelli Vanzina hanno reso il Festival frizzante, coinvolgendo il pubblico cantanto e ballando e con la loro simapatia e bellezza disarmante.
Adesso veniamo a noi... non poteva certamente mancare un riferimento alla moda e ai look più amati e più odiati!! Diciamo che la maggior parte di conduttrici,conduttori e vallette sono sempre vestiti in maniera impeccabile, ma gli abiti sfoggiati da Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis  mi hanno davvero fatto sognare....non riesco a dimenticare quel favoloso Versace bianco argento  indossato dalla Canalis che ha lasciato tutti senza fiato e il regale abito nero firmato Alberta Ferretti di Belen.
Che dire poi dell' incantevole Bianca Balti che ha sfoggiato dei Dolce e Gabbana a dir poco mozzafiato...quello rosso in pizzo era davvero un sogno e tutte abbiamo sognato di essere lei almeno quella sera!
Belen in Ferretti

Canalis in Versace

Bianca Balti


Ahimè ancora una volta la Ventura sarà criticata, ma stavolta per il suo look... per niente elegante e per niente adatto a quel teatro che ha visto protagonista la finezza e la semplicità di grandi donne come Edwige Fenech.
E adesso veniamo alla musica, voglio partire da quella che secondo me è stata la "canzone" peggiore di tutti i tempi "Italia amore mio" di Emanuele Filiberto, per parlare di quello che secondo me è stato uno dei brani più esilaranti mai ascoltati "La canzone monotona",una canzone così semplice ma anche così complessa all'orecchio degli esperti.
Le canzoni belle sono state moltissime e sarebbe difficile elencarle, "Luce" di Elisa fra tutte, Max Gazzè ci  ha stupito nel 1999 con    
"Una musica può fare",Giorgia ci ha incantati come sempre....ma vorrei ricordare quello che secondo me è stato uno dei cantautori italiani più bravi: Luigi Tenco, di cui non si parla molto spesso. Un maestro della musica italiana, uno di quelli che ha scritto le più belle canzoni d'amore,uno di quelli che ha lasciato il segno ma che forse non è stato capito e apprezzato come meritava
" io sono uno che sorride di rado,questo è vero,ma in giro ce ne sono già tanti che ridono e sorridono sempre,però poi non ti dicono mai cosa pensano dentro" Luigi tendo, "Io sono un uomo" (1966) .
-Federica

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