venerdì 31 ottobre 2014

In vino veritas

Buongiorno a tutti!Reduce da un impegnativo pranzo di laurea in cui vino  e buoni propositi sono scorsi a fiumi,la mia capacità di controllo e senso della misura sono venuti meno,quindi non vedo migliore situazione che il delirio alcolico per scrivervi del più deprimente argomento che un ventenne italiano può affrontare,ormai un tabù per tutti che solo dopo due bottiglie di fresco vino bianco,accompagnato da un gusto e frizzantino prosecco ho il coraggio di rigurgitare :la disoccupazione giovanile.
Certo,quale migliore occasione del passaggio di status da studente a disoccupato per parlarne,il tremendo rito di passaggio stile tribù amazzonica che oggi tutti noi dobbiamo affrontare che miete più vittime che sopravvissuti,ma che è inevitabile per ognuno di noi.
Quale è il modo migliore per affrontare la situazione?Nessuno.
Al massimo se siete credenti accendete un cero alla Madonna o a San Gennaro che non fa mai male,visto che è sicuramente più facile vincere la lotteria che trovare un lavoro retribuito.
In questo paese,finalmente,è passata la malsana moda di lavorare in cambio di una retribuzione adeguata alle proprie capacità e professionalità ,sostituita da una quasi stalinista uguaglianza di posizione,a tutti niente e chi si oppone stia a casa!
Ovviamente a questo punto non so se quello che sto scrivendo ha un senso o meno,ma come faceva Hemingway oggi scriverò da ubriaco ma non avendo correttore di bozze,il nonsense  giusto per questa volta sarà ammesso e ampiamente sdoganato.      
Andiamo alla ciccia della questione:ci sono troppo vecchi!
Da bravo geronticida,tra l'età della pensione che non arriva mai e le trincee  delle vecchie generazioni che ostacolano come sul Piave l'avanzata dello straniero(cioè la nostra generazione),è impossibile per chi esce dalle università trovare una posizione lavorativa che non sia una forma anche molto elaborata di segreteria per il potentato  di turno,di certo siamo di più di un paio di belle gambe e un bel visino, ma la generazione  del 68 fallito non riesce a vedere  oltre la nostra carta d'identità.
Le rendite di posizione sono il vero fattore che alza il tasso disoccupazione giovanile .Ormai ce lo insegnano i veterani e  le università,le opportunità che i nostri genitori hanno avuto noi non le avremo mai,e l'unico modo per provare ad avere uno stile di vita paragonabile è quello di rischiare tutto e inventarci un mestiere(cosa che ovviamente quasi sempre finisce in disastro),per il resto tra contratti blindati a tempo indeterminato e protezionismo sindacale è tutto inaccessibile.
Altro fattore?sicuramente il tanto combattuto articolo 18!A noi ventenni non importa nulla delle protezioni di questa disciplina,semplicemente perché nelle nostre prospettive non c'è un lavoro che duri l'intera carriera lavorativa,il posto a tempo indeterminato è una posizione di privilegio dei cinquantenni,non una prospettiva per il neo-assunto.
I sindacati,per metà composti da pensionati sono diventati i peggiori esponenti del neo corporativismo che dilaga nel nostro paese;tutelano solo gli interessi dei loro vecchi iscritti e sono completamente estranei alle richieste reali dei lavoratori,cioè lavoro e giustizia.
Oggi Milano è devastata da uno sciopero generale che dovrebbe proteggere le posizione di 8000 lavoratori in un paese di 60 milioni di persone,le posizione dei capi popolo della protesta non mi sembrano soltanto inutili ma  anche pretestuose.In un paese in ginocchio come l'Italia l'unica cosa da fare per aiutare chi vuole lavorare e chi vuole produrre e mettere insieme e d'accordo imprenditori e sindacati,non in una stantia dialettica di stile marxista ma nell'atto a di una esigenza di emergenza nazionale che evidenzi la dipendenza degli uni dagli altri e l'impossibilità della sopravvivenza in un contesto di lotta di classe.E adesso con la nuova riforma del lavoro che finalmente vede abbattuti tutti quei particolarismi protezionistici di posizioni di rendita(mi riferisco ovviamente alle posizioni inattaccabili di alcuni settori dell'economia italiana) con la tutela del contratto unico a tutele crescenti,forse un po' di fannulloni lasceranno giustamente spazio a qualche giovane con un bel visino e delle belle gambe!
Adesso basta bandiere rosse,che è arrivato il nostro momento,quello dei lavoratori senza colori ma con voglia di fare,professionalità e competenza!  
-Il Bastian Contrario

mercoledì 29 ottobre 2014

Cambio stagione:non ti temo!



E' arrivato il tanto temuto momento di fare il cambio stagione.Armadi stracolmi e caos e disordine che regnano su tutto.
Bene ho deciso di porre rimedio a tutto ciò ma quest'anno volevo farlo in modo intelligente, cosi ho praticamente saccheggiato un negozio di articoli per la casa per organizzare
perfettamente il mio armadio.
Innanzitutto ho deciso di disfarmi di quello che non uso e ho realizzato 3 mega-pacchi che darò ai meno fortunati. Poi ho deciso di catalogare il tutto per colore, condizioni d'uso e frequenza con cui indosso i vari vestiti.
Da un lato ho sistemato tutti i pantaloni da quelli più scuri a quelli più chiari, per arrivare poi alle gonne e agli short che rimangono sempre in vista.
Nei ripiani in basso ho sistemato tutte le varie maglie: da un lato quelle in lana pesante, una parte dedicata alle felpe e un' altra a tutte le magliette di cotone e canottiere che non mancano mai.
Sono persino riuscita a ricavare un angolo dove mettere tutti gli outfit  da palestra. Ho poi comprato più scatole dove riporre tutto quello che non uso, ma l'acquisto più azzeccato è stato il porta sciarpe e foulard, che mi ha veramente cambiato la giornata!
Il lavoro più arduo però è stato riorganizzare gli innumerevoli paia di scarpe che stavano per sommergermi.
Le ho catalogate tutte, scrivendo in ogni scatolo colore e modello
nella speranza di trovare sempre ciò che cerco senza impazzire puntualmente ogni mattina.
Anche le borse sono state suddivise in maxi bags e pochette e tutti gli accessori sistemati in una mini cassettierina . Vi consiglio di trascorrere un pomeriggio da Ikea e di idee per ordinare stanze ed armadi ne troverete tantissime.
Insomma ho fatto il possibile per debellare il caos dal mio armadio nella speranza che dopo tutto lo sforzo fatto, continui a regnare l'ordine  ancora per un po'.
-Federica          

lunedì 27 ottobre 2014

Lucy



Mi chiedo se con una attrice del calibro di Scarlett Johansson e un regista che amo come Luc Besson (che ha realizzato un capolavoro “Lèon” con Jean Reno, e “Il quinto elemento”che ha avuto un successo al botteghino a dir poco incredibile e ho rivisto centinaia di volte con mio fratello) non si poteva qualcosa di meglio.
La trama non è male, ma insomma: qualcosa di trito e ritrito. Conoscete “Limitless"? Ecco, vi consiglierei di vedere quello, con Bradley Cooper.

Breve Intro, NO SPOILER—> Avrete già sentito parlare del fatto che riusciamo ad utilizzare soltanto circa il 10% del nostro cervello? Ecco, secondo lo scienziato S.Norman (Morgan Freeman) se riuscissimo ad utilizzare percentuali sempre maggiori di cervello saremmo capaci di fare cose veramente incredibili. Il caso vuole che dell’altra parte del mondo, sia stata realizzata una droga capace proprio di stimolare il processo evolutivo delle nostre cellule celebrali tali da aumentare il quoziente intellettivo. 
Lucy viene reclutata ( forzatamente ) per trasportare nell’addome una busta contenente questa nuova droga; ma uno scagnozzo del boss, dimenticando il post-operatorio della bellissima Scarlett Johansson e noncurante dei punti sull’addome decide di pestarla a sangue prendendole a calci proprio l’addome e causandole la riapertura della ferita. 

Ma c’è di più: la droga, contenuta nella busta di plastica dentro l’addome, si rompe riversando dentro Lucy tutto il suo contenuto. Dopo una breve scena in cui Lucy vola per l’intera stanza, finalmente la ragazza prende di nuovo il controllo di se stessa scoprendo non soltanto che il suo quoziente intellettivo sia decisamente aumentato, ma anche di aver appreso delle nuove doti cinetiche che aumentano a dismisura quando riuscirà a raggiungere il 100% del controllo celebrale..
Insomma, una trama affascinante certo, ma credo che se non avessero scelto la sex-symbol di Hollywood per eccellenza probabilmente il film non avrebbe ottenuto tutti quei fanta-milioni che starà guadagnando ancora adesso. Inoltre, alla fine vedrete che dalla pellicola traspare proprio tutta la fantascienza fin troppo fantastica per me, al punto da rendermelo un po’ scontato o noioso.

Mi spiace, a me non è piaciuto. Belli gli effetti speciali, ma siamo nella norma..

Il mio voto è 5/10.

sabato 25 ottobre 2014

Rose di mela!




Nella fiaba di Biancaneve, la principessa veniva ingannata con una mela, invece oggi la mela sarà la regina del vostro dolce! Vi propongo una ricetta facile ma di grande effetto: Le sfogline di mele!


  • 1 rotolo di pasta sfoglia;
  • 1 mela;
  • 100 gr di confettura di pesche / arancia;
  • 600 ml di acqua;
  • 100 gr di zucchero;
  • 1 limone;
  • zucchero di canna q.b.


Affettate le mele molto fini, mettetele in una ciotola con acqua e limone. Versate nell'acqua lo zucchero e fatelo bollire. Una volta che lo zucchero si sarà sciolto, versate le mele, e fate bollire per qualche istante.
Stendete la pasta sfoglia e tagliate delle strisce, spennellate con la confettura, e posizionate le mele in fila.


Sovrapponete la pasta sfoglia sulle mele e arrotolatela su se stessa in modo da creare delle rose. Cospargete con zucchero di canna e infornate per 30 minuti a 180°. Il dolce è pronto, buon appetito!




-La ricetta segreta

martedì 21 ottobre 2014

Arrivederci, Maestro...

Oggi per tutte le appassionate di moda come me, ma non solo è proprio una triste giornata.... è venuto a mancare uno dei più grandi stilisti di sempre, Uno che della moda ha fatto il suo mestiere senza perderne mai la passione, Uno che ha saputo rapire il cuore di tutte le donne, Uno che ha fatto del verbo osare la sua ragione di vita senza però perdere mai l'eleganza. Quell' eleganza che lo ha reso il più grande di tutti i tempi. 
Originario della Repubblica Domenicana inizia il sogno europeo in Spagna dove diventa l'apprendista di Balenciaga, ma ben presto raggiunge Parigi  e sarà l'incontro con Lanvin a cambiare per sempre la sua vita. Intimo amico di Anna Wintour,direttrice di Vogue America, ha lasciato un contributo nel piccolo schermo grazie alla serie tv "Sex and the City" che lo annovera tra i migliori ed è proprio a lui che si deve l'invezione del termine Fashion Victim.
La sua bravura, la sua perspicacia e la sua grandissima preparazione fanno di lui lo stilista più amato dalle star di Hollywood e non solo. Negli anni sessanta ha vestito Jeckie Kennedy. Negli anni 80 Nancy Regan,e anche Hilary Clinton e Laura Bush sono state due delle sue più grandi fans.
Tantissime modelle e attrici hanno solcato passerelle e red carpet con indosso un De la Renta da Cameron Diaz, Penelope Cruz a Nicole Kidnam e kate Moss. A chi ha scelto il magico Oscar per il giorno più importante della sua vita: una delle sue ultime creazioni è stato l'abito da sposa per quella che è definita la donna più potente di Londra : Amaal Clooney.
Abiti,scarpe borse e accessori che possiamo definire gioielli; la sua firma:una garanzia,un marchio di raffinatezza ,originalità e buon gusto.
Non possiamo che ricordarti con grande ammirazione, e perchè no magari sognando di indossare una delle tue magiche opere d' arte....
-Federica          

lunedì 20 ottobre 2014

Divergent.

In un mondo dove le ragazze amano i vampiri, i bambini indossano un mantello credendosi invisibili e chiunque diventerebbe un tributo pronto a infilzarsi contro gli altri partecipanti di un reality show.. ci sarà di certo spazio anche per i divergenti. Chi sono? 
Evidentemente non avrete letto della famosa saga della scrittrice Veronica Roth.. non temete: nemmeno io. Per fortuna viviamo in un decennio dove le trilogie dei libri diventano subito delle tetralogia ( perché il terzo capitolo della saga subisce uno sdoppiamento per "esigenze" cinematografiche).
In un futuro post-apocalittico ( simile a quello di Hunger Games dopotutto) una giovane Beatrice Prior deve compiere una importante scelta: a quale fazione appartenere. Nonostante le sue origini siano quelle di Abnegante, dovrà fare i conti con la sua ammirazione per gli Intrepidi. Ad aiutarla, un test: una sorta di prova di ammissione dove una simulazione, mettendola di fronte ad una "situazione-tipo" le indicherà la via giusta per scegliere la fazione che più le si addice. 
Ma, udite udite.. SORPRESA! Come ogni protagonista vivente in un mondo post-apocalittico la nostra Beatrice non appartiene a nessuna delle fazioni esistenti, lei è una Divergente! Vuol dire che le sue particolari doti le permetterebbero di essere perfetta per almeno due o più fazioni: in sostanza lei può liberamente scegliere a quale appartenere senza temere di sentirsi fuori posto.
Fino a qui tutto rose e fiori ma.. SORPRESA #2! Come ogni protagonista vivente in un mondo post-apocalittico la nostra Beatrice in quanto Divergente verrà perseguitata perché ritenuta troppo pericolosa dal resto della società evidentemente troppo bigotta.
Ma anche di questo non dovrete temere nulla, perché la nostra Beatrice, che improvvisamente sceglierà di farsi chiamare Tris ( quindi non fate confusione: stiamo parlando sempre della nostra affabile protagonista) troverà altri divergenti come lei e insieme riusciranno a contrastare le avversità ma dovrete aspettare i prossimi 3 anni per i sequels che sono già stati confermati e vedranno l'ingresso di alcune star nel cast come Naomi Watts e altre figure note al piccolo schermo.

Insomma, non avendo letto il libro mi sento di dire che tutto sommato il film è interessante, la trama avvincente anche se simile ad altre più note ( e decisamente più fortunate). Ma non mi sento di dire che non meriti di essere visto per simili circostanze, infatti ve ne consiglio la visione e anche di completare l'intera la saga.
Il mio voto è 7/10 ( ma forse sono troppo buono..).
-Stefano

sabato 18 ottobre 2014

Madeleines che passione!

Piccoli soffici dolcetti, tipici della Francia, con la caratteristica forma a conchiglia.
Divennero famose in seguito alla citazione di Marcel Proust nella sua opera "Alla ricerca del tempo perduto", l'autore afferma che dopo averne mangiata una, immersa nel thè, sono riaffiorati in lui cari ricordi dell'infanzia!

Ecco la ricetta:
  • 100 gr di burro;
  • 2 uova;
  • 120 gr di zucchero;
  • 120 gr di farina (nella versione al cacao:100 gr di farina bianca +20 di cacao);
  • 5 gr di lievito.
  • cioccolato fondente a pezzi q.b.
 Fate sciogliere il burro a fuoco moderato, una volta sciolto, fate raffreddare.
Sbattete con le fruste elettriche per 5 minuti lo zucchero e le uova, fin quando diventerà spumoso. Incorporate la farina con il lievito, precedentemente setacciate. Per la versione al cacao (100 gr di farina bianca +20 di cacao).
Incorporate il burro freddo e amalgamate. Accendete il forno a 220°. Se utilizzate uno stampo in silicone, non occorre ungerlo, ma bagnatelo sotto il rubinetto per bene, riempite gli stampini per 3/4. 



Per un tocco in più potete aggiungere dei pezzi di cioccolato. Infornate a 200°, e lasciate cuocere per 8 minuti, togliete lo stampo ed estraete le madeleine immediatamente, altrimenti rischiate che non si stacchino più! Il dolce è pronto, buon appetito!

  


                                                                                                                   -La ricetta segreta


martedì 14 ottobre 2014

Bag-addicted!

Borse: che passione la mia....potremmo quasi definirla una malattia. Riuscirei a comprarne tantissime magari tutte diverse tra di loro e nonostante ciò sarei capace di elencarne tutte le più impercettibili differenze. Ne ho di tutti i tipi, di tutte le dimensioni, di tutti i colori e di tutte le  fasce di prezzo, ma sono certa che anche voi come me avete quel sogno nel cassetto....quel gioiellino che sperate un giorno possa diventare il vostro e che per adesso come me vi limitate ad osservare magari mettendo da parte a poco a poco il gruzzoletto per l'acquisto tanto atteso. Oggi ho deciso di svelarvi tutti i miei desideri più nascosti, farò la top five delle mie borse preferite( non si sa mai qualcuno colga la palla al balzo e decida di farmi felice) !!!

-Quinto posto : la shopping Michael Kors. Semplice, comodissima e adatta a le nostre giornate piene di impegni. Personalmente preferisco il classico nero o il mai intramontabile cuoio, ma i colori sono moltissimi e tutti bellissimi. Perchè no potreste abbinare il carinissimo orologio dello stesso brand color oro e quadrante turchese che adoro!








-Quarto posto:  Classicissimo e secondo me insostituibile bauletto speedy EPI Louis Vuitton nero. Così semplice ma così sofisticato e mai sbagliato. 








-Terzo posto: medaglia di bronzo va a uno dei brand secondo me più esclusivi e non parlo solo dei prezzi che sicuramente non possono definirsi accessibili, ma parlo della qualità dei prodotti della loro particolarità....bene mi riferisco a Gucci e quella che vi propongo qui in foto è per me veramente un incanto.




- Secondo posto : l'argento lo conquista Stella Mccartney con la sua Falabella Bag. Bellissima e super stilosa. Colori mozzafiato,sgargianti e di tendenza e nonostante non sia una fan delle fantasie quella pitonata con inserti fuxia fluo è davvero cool!









- E infine l'oro,l'attesissimo primo posto non poteva che essere occupato dal Sogno per eccellenza, dalla fantasia più costosa che abbia mai avuto , la meravigliosa , bellissima, elegantissima BIRKIN di Hermes che credo proprio rimarrà un sogno. La vidi per la prima volta in una puntata di Una mamma per amica e da quel momento fu amore .Il top sarebbe anche avere un coloratissimo foulard ma forse chiedo troppo.





Insomma spero di avervi fatto sognare ma in fondo non costa nulla e a tutte sono certa che piace farlo. Alla prossima con nuovi consigli e tendenze la vostra 
-Federica   

lunedì 13 ottobre 2014

Jobs.

Essendo un appassionato di biografie, non potevo non vedere proprio il film che parla di una delle più grandi menti che abbia mai popolato la nostra terra. Inoltre, essendo anche un appassionato della Apple, ho trovato congeniali anche scoprire le origini del colosso americano che regna indiscusso nel campo della tecnologia a 360°.
Un bravissimo Ashton Kutcher ( che si pronuncia K-U-tcher, vi prego) interpreta proprio il genio americano in modo molto particolare: interpretando un personaggio poco loquace e introverso ( almeno nella sua prima fase della vita: noi tutti conosciamo le grandi doti oratorie di Steve) riesce a trasmettere la gran parte delle sue emozioni attraverso uno sguardo duro, severo e inflessibile tuttavia lasciando trapelare quel giusto mix di emozioni quali l'incertezza e la paura che vivono nella mente di Jobs nei momenti più duri della vita.
Sarebbe di certo stato più facile per lui  interpretare il solito maschio alfa come in "oggi sposi e niente sesso" o in "sballati d'amore", ma la sfida richiedeva una gran dose di ingegno e purtroppo il diretto interessato, che avrebbe potuto guidare la sceneggiatura, era morto due anni prima. 

Le critiche mosse al film convergono tutte sulla stessa posizione: il carattere di Jobs non tiene fede alla realtà dei fatti, forse la sua dedizione per il lavoro che ha portato alla grandissima ascesa del sistema operativo Macintosh sono state interpretate in modo troppo radicale tale da farlo sembrare un uomo a volte insensibile, ossessionato dalla perfezione e dedito unicamente al "prodotto" più che al consumatore finale.
Io, personalmente, ho letto molto su Jobs, ho adorato il discorso fatto ai neolaureati di Stanford ( vi prego di leggerlo semplicemente clikkando qui, cambia il modo di vedere la vita) e da quello che ne ho potuto capire era un uomo sicuramente ossessionato dalla perfezione ma anche innamorato della gente e dall'idea che potessero utilizzare il suo prodotto quasi fosse una estensione naturale del loro corpo e del loro ingegno. Lui ha voluto vendere dei congegni nascosti in opere d'arti permettendo al tempo stesso ai consumatori di poter loro stessi creare delle opere d'arti di conseguenza.
"Stay hungry, stay foolish."
Era un genio, un genio vivente e sarò per sempre grato al mondo di poter esser nato e di aver vissuto gli stessi anni dell'evoluzione tecnologica degli smartphone dovuta a Jobs. Lui ha veramente scoperto la ruota, l'ha scoperta e resa conoscibile a chiunque e oggi, nonostante le polemiche della Samsung o ai tempi della IBM, non saremmo allo stesso punto se lui non avesse deciso di lasciare l'università e di dedicarsi anima e cuore al protetto dell'apple II.
Tornando al film, in effetti non si tratta di un capolavoro tuttavia è molto interessante e tiene viva l'attenzione dello spettatore medio ( per esempio mio padre l'ha visto dall'inizio alla fine pur non amando questo genere di film, essendo più fanatico dei film epici e di guerra); inoltre è anche stimolante perché costeggia anche delle tematiche che stentiamo a capire come le fusioni delle grandissime società, il campo degli investimenti azionari e i terribili sciacalli meglio noti come " amministratori delegati" di cui sentiamo spesso parlare senza capire chi diamine sono.
Insomma, il mio voto personale della pellicola è 6/2 su 10. E il mio consiglio, come al solito, è quello di vederlo per giudicarlo voi stessi.
-Stefano.

"Nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso 
 non vogliono morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta

l'unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito
ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore
invenzione della Vita. E' l'agente di cambio della Vita: fa piazza
pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo."




lunedì 6 ottobre 2014

Let's go #XF8!

I
Cari amici lettori,
vi parlo veramente poco dei programmi televisivi, forse perché sono uno streaming dipendente solo per le serie Tv e normalmente quando guardo i film sono al cinema. Tuttavia, amando sky e tutto ciò che mi propina, ho scoperto il mio amore per xfactor. Ormai lo seguo con affetto da 3 anni da quando Arisa ha quasi preso a parolacce la Ventura ad oggi praticamente ed ho con piacevolissima sorpresa scoperto che si tratti di una trasmissione veramente fenomenale. A partire dei provini, milioni di ragazzi si sfidano all’ultima nota per cercare di accedere alle fasi successive: bootcamps e home visits. Nonostante si entri nel vivo della gara soltanto alla fine di tutta la trasmissione, i provini sono in assoluto la mia parte preferita. Tuttavia non amo ascoltare le performance migliori anzi preferisco di gran lunga quelle peggiori: come poter dimenticare Paola Arlotta, la
magnifica concorrente dai capelli rossi e la bocca gigante che l’anno scorso ci ha deliziato con le note di “sono solo parole” di Noemi? Per non parlare delle “perle di Devia”? Una per tutte: l’amore è un sentimento pazzo, comincia con un bacio e finisce col ca…..” insomma avrete capito. Certo, non dobbiamo dimenticare che si tratti pur sempre di un programma televisivo. È ovvio che le storie che ci presentano ai provini sono sicuramente quelle degli effettivi concorrenti in gara e hanno lo scopo di far nascere in noi le prime preferenze, per non parlare del fatto che spesso proprio le storie più strappalacrime sono quelle che raggiungono lo share e un audience maggiori. Ma dopotutto noi tutti telespettatori siamo proprio le unità di quello share che ci piace tanto far aumentare; i concorrenti e le loro storie sono quelle che preferiamo, e se loro sanno anche cantare bene allora il gioco è fatto: basti pensare a Chiara Galiazzo. Non ci meraviglierà il suo enorme successo: alle audizioni ha rubato una standing ovation che ancora al teatro della Luna se la ricordano! Una ragazza semplice, acqua e sapone che ha
avuto la fortuna di cantare un inedito firmato direttamente da Ramazotti. Inoltre, la sua voce di quelle che “arrivano” ha riscosso un enorme successo grazie anche ai nomi illustri che figurano nella copertina del suo primo album: Francesco Bianconi, Federico Zampaglioni, Luca Paolo Chiaravalli, Fiorella Mannoia e altri ancora. Domani uscirà il suo secondo album: un giorno di sole, accompagnato dal primo omonimo inedito, già un tormentone nelle stazioni radiofoniche.Insomma, xfactor, grazie anche alla straordinaria partecipazione di Victoria Cabello e Fedez sembra già esser il protagonista indiscusso dell’autunno 2014, e i “prodotti” che ne usciranno saranno le hit del nuovo anno. Voi su chi scommettete? A mio avviso, i migliori provini fino ad ora sono stati quelli di Emma Morthon, bravissima Ilaria Rastrelli e originali ( e aggiungerei strani) gli Spritz for fivePer tutti gli aggiornamenti ma anche per farvi spesso quattro risate l’hashtag ufficiale è come sempre del resto #XF8.
-Stefano

sabato 4 ottobre 2014

Cous-Cous festival!



19 - 28 Settembre:
San Vito lo Capo, meta turistica molto gettonata per tutta la stagione estiva, a fine settembre si tinge di mille colori in occasione del Cous-Cous Festival!
Il Cous-Cous non è altro che la granella di semola,che cotta al vapore offre la possibilità di cucinare meravigliosi piatti dai vari sapori, tipici del Nord-Africa e della Sicilia Occidentale.
Da 17 anni San Vito portando a tavola il cous-cous, apre le porte a diverse culture, proponendo gare culinarie tra chef di diversi paesi, il tutto accompagnato dalla musica, spettacoli e concerti.
Quest'anno nella cornice della bella San Vito dal 19 al 22 settembre il programma ha inserito "Aspettando il cous-cous festival", un momento di festa, durante il quale dieci paesi (Marocco, Tunisia, Libia, Costa d’Avorio, Senegal, Israele, Palestina, Italia, Francia e USA) si sono sfidati a "colpi di cous-cous" con le loro migliori ricette.


Una giuria tecnica formata da esperti culinari, tra questi spicca il nome di Chiara Maci, giovane volto del programma "Cuochi e fiamme", e una giuria popolare, composta dai visitatori del Festival, hanno assaggiato i vari piatti assegnando diversi punteggi. Con estremo orgoglio la nostra Italia è stata designata vincitrice da entrambe le giurie, grazie alla ricetta di Andrea Provenzani e Giuseppe Salmeri, chef milanese e sanvitese: 





"La mia Sicilia", è il piatto vincitore, cucinato con ricciola, cipolle, pesto al finocchietto, pistacchio e limone, latte di mandorla e polvere di caffè.
Il ticket è costato 10 euro, con la possibilità di mangiare un abbondante piatto di cous-cous tra le varie ricette(a base di carne o pesce) un dolce e un bicchiere di vino. Io ho preso il cous-cous con Ceci e pollo, saporito, ricco e gustoso! Il mio consiglio è quello di non mancare il prossimo anno, tra un bagno nel mare cristallino, sarete inebriati dai mille profumi e avvolti dall'aria di festa!



-La ricetta segreta

mercoledì 1 ottobre 2014

Fitness is Cool

E chi l' ha detto che andare in palestra non ci permette di essere cool e sempre all'ultima moda?!
Da qualche giorno ho ripreso ad allenarmi, il rientro dalle vacanze è stato un po' traumatico ed è necessario rimettersi in forma. Ma come ogni anno non sono mai preparata a ciò che mi aspetta.
Arrivo, prendo la mia asciugamano e inizio il mio riscaldamento ma ecco che sul tapis roulant vicino al mio arriva una stangona truccata con i capelli a dir poco perfetti e vestita come se dovesse andare a teatro.... non vi nego che un po' invidiosa, sistemo la mia coda di cavallo e ritorno alla mia corsetta.
Ma ecco che qualche minuto dopo ad attirare la mia attenzione è un' altra "ragazza" che sembrava arrivata direttamente da set di flashdance. Ma a  Jennifer Beals la tutina stava benissimo, alla signora diciamo così molto morbida non donava tantissimo.
Gli uomini di anno in anno diventano sempre più ossessionati dall'aspetto e dai loro muscoli. Canottierine succinte che mettano in mostra il più possibile, pantaloncini ( forse dovremmo chiamarle coulotte) e abbronzatissimi anche a gennaio.
Insomma chi più ne ha più ne metta.... 
Ma molta gente ha dimenticato che in palestra si va per allenarsi e soprattutto è necessario essere comodi per potersi muovere in libertà. Ragazze i leggings o i classici fouseaux sono perfetti ma magari usate delle maxi canotte o maglie e se volete truccarvi un po' fatelo pure ma non esagerate, evitate lo stile Moira Orfei del tutto fuori luogo. Ragazzi il fisico curato nondispiace a nessuno ma non dimenticatevi di avere un cervello e che la tartaruga non è tutto. E poi la classica tuta con una semplice t-shirt è molto più virile di questi shorts strettissimi. E per finire vi prego evitate di farvi selfie davanti agli specchi ogni volta che cambiate attrezzo siete veramente snervanti!
                                                                                                                                   -Federica